Questo febbraio è stato un po’ più complesso.
L’ho iniziato leggendo “Soffocare” del nostro amico Chuck Palahniuk. Una storia disturbata e alternativa (a meno che voi non siate stati tirati su da una madre con problemi psichici e che siate dipendenti dal sesso…ok ok, la cosa disturbata sta nella prima parte della frase. E si, alcuni dipendenti dal sesso sono…mmmm…più dipendenti di altri. Insomma, se vostra madre era una cospirazionista isterica e voi siete venuti su scopandovi tutto ciò che si muove e gran parte di ciò che non lo fa…nulla di nuovo, leggetevi il diario di Anna Frank). Mi ha fatto vedere alcune cose da un punto di vista differente. Altre, avrei fatto a meno di vederle ma va bene così. Dopo aver letto Soffocare mi sono immaginato un produttore cinematografico appena finita la stessa lettura dicendo a Chuck: “ecco, magari per farne un film…iniziamo da fight club va”…il resto è storia.
Sono passato a “The fifth discipline” di Peter Senge. Ora, se non ti interessa come poter far migliorare e crescere le persone con le quali lavori…skippa direttamente al prossimo paragrafo (o al prossimo mese se è per quello). E’ un libro con il quale ho fatto difficoltà. Non sono riuscito a carpirne la struttura. Deficit mio senza dubbio. Fermo restando tutto ciò, ha degli spunti interessanti e che sto cercando di riassumere per farmi un po’ di chiarezza e portarne via qualcuno con me. Vi capita di leggere e di dirvi: “non mi ricordo nulla ma qualcosa avrò pur appreso anche se non sarei in grado di citare nulla di concreto così su due piedi”.
Ultimo libro febbraio 2021 è stato “La porta” di Magda Szabò. Se mai vi fidaste di me, avrei due cose da dirvi giunti a questo punto: 1. Rivalutate bene di chi vi fidate 2. non leggete questo libro. Per me è un due stelle (su cinque). Un libro che se me lo chiedono sconsiglierei di leggere. Non mi ha preso, non mi ha toccato…non mi è piaciuto. A Hermann Hesse si. O meglio a un Hermann Hesse che viene citato dietro il libro (non è mica detto che sia lo scrittore famoso). Insomma, vi sia chiaro: da qua in avanti o vi fidate di me o di Hermann. La lascio a voi.
Questo febbraio è stato un po’ complesso. Ho voglia e necessità di riprendermi con libri che mi gasino. Mi sa che per iniziare marzo, torno a sentire che suggerisce Emiliano.
Un abbraccio.
Hermann