Rispetto agli altri di Platone, questo parla dell’amore.
Mi è piaciuto particolarmente l’espediente di dar voce attraverso vari personaggi a distinti punti di vista. Mi affascina pensare all’autore intento a costruire l’ambientazione propizia affinché i ogni personaggio sostenga una tesi differente. Chiaramente Platone ha la sua visione ma, senza portarla alla luce con la formula del saggio, utilizza una cena alla quale partecipano vari invitati e ad ognuno mette in bocca qualcosa.
Mi è risultato meno interessante rispetto all’Apologia di Socrate ma pur sempre una lettura più che valida.