Pensavate o speravate di esservi liberati di me?
Dunque, partiamo dalla lettura. Sto leggendo “Enlightment Now” di Steven Pinker. Ho letto qualche recensione in giro, ho sentito che è il libro preferito di Bill Gates, l’ho trovato sbirciando sugli scaffali di alcuni di voi e quindi mi son detto…magari merita. Sono quasi a metà e posso dire che per il momento…merita. Un libro così da sempre l’opportunità a un ignorante come me di imparare e comprendere cose che avrei dovuto apprendere alle scuole elementari. Sulla falsa riga di “Factfuleness” (questo di Hans Roling), da una visione basata su dati concreti di come si è evoluto il mondo, di quale sia la situazione attuale rispetto al passato e anche qualche previsione su come potrebbe evolvere la cosa. Diciamo che, se avete più di 240 anni questo libro aggiungerà poco a quanto già avete riscontrato attraverso la vostra esperienza. Se avete meno di 100 anni, beh può essere interessante scoprire che il mondo sotto molti punti di vista sta andando meglio e cosa si potrebbe fare per continuare ad affrontare le prossime sfide che inevitabilmente si presenteranno.
Non so perché ma ultimamente mi affascina parecchio Lance Armstrong. Meglio detto, uno sportivo arrogante, che ricerca la vittoria ad ogni costo, che inganna milioni di persone, capace di mentire per anni, di rovinare carriere altrui per beneficiare di glorie perseguite anche grazie a mezzi non leciti…beh, dovrebbe farmi incazzare. Ed invece ora, a distanza di anni mi affascina. In questa intervista mi incuriosisce come sia in grado di riconoscere quasi tutte le sue colpe, e come parli di se al passato in contrapposizione con il Lance di ora. Poi, quando meno te lo aspetti, gli cambiano gli occhi e dichiara “I just don’t lay down”…che tradotto nel mio gergo sarebbe qualcosa del tipo: “sono un cannibale, o mi ammazzate o difronte ad una sfida non mi fermo”. Ecco, bestie del genere…che volete che vi dica, mi affascinano parecchio.
Sono tornato in pista. Corro nuovamente e questa attività mi da la possibilità di sfogare una parte di competitività. Faccio difficoltà ad andare fuori, correre tranquillamente, godere del percorso e del fatto di essere nuovamente attivo. Non funziono così…non ancora. E quindi? E quindi si punta forte per scendere al di sotto dei 210 minuti nella maratona entro fine anno (-193 giorni). Non so perché ma l’altro giorno ho visto che l’1 dicembre si corre la maratona di Valencia…e giù di calcoli, tabelle di allenamento, sogni e anticipazione di sofferenza.