Tu tu tu tu, Carletto e Yoga
c’è una notizia buona e una molto bella.
Partiamo dalla buona: siamo ancora campioni d’Europa…tranquilli!
E la molto bella? Lo saremo ancora fino al prossimo Campionato Europeo.
Ecco, la maggior parte di voi può prendere ora una pausa e rassicurare i cari a casa (oltre a comporre un numero a caso che inizi per +34 o +44 e godere del silenzio che segue la richiesta del tipo: “mi passate per favore un campione d’Europa in carica nato nel vostro paese?” Da notare che dopo il silenzio, se si rimane in linea, si potrà ascoltare l’unica verità che possa venir fuori a seguito di quella domanda a un inglese o a uno spagnolo che sia…un bel “tu tu tu tu“).
Bentornati. Quanto avete goduto di quel silenzio?
Vent’anni or sono un ragazzo di Roma (allora allenatore della squadra di calcio della città di Brescia) sotto 3 a 1 e dopo essersi sentito insultare per tutta la partita dai tifosi avversari, prometteva una corsa sotto la loro curva se la sua squadra avesse pareggiato. A pochi minuti dalla fine Roberto segna il 3-3.
Carletto corre, cercano di fermarlo ma lui si libera e brandendo il pugno va sotto la curva. Ecco, io sto scrivendo queste righe da Arras in Francia. Carletto ha corso dalla sua panca alla curva bergamasca…io ho iniziato a correre l’11 luglio…sto correndo dal divano di casa mia fino a Trafalgar Square…l’avevo promesso a quelli che dicevano che la coppa sarebbe tornata a casa!!! Sto arrivandoci, devo solo accelerare per riuscire a correre sopra le acque della Manica. Arrivo!!! (Una volta li, farò una breve sosta, ordino un Camogli e poi via verso la Puerta del Sol di Madrid…ne ho per tutti…son carico!!!).
Questo mese (mentre correvo brandendo il pugno) ho letto “la gran bevuta” di René Daumal. Mi sono fatto attirare dal titolo e dalla quarta di copertina. Ciò che invece mi ha allontanato è stato il contenuto. Non mi aspettavo, e francamente non speravo nemmeno, fosse così delirante. Non mi è piaciuto. Mi sarò sicuramente perso qualcosa per strada e l’interpretazione di un lettore più dotto ne potrebbe senza dubbio trarre maggior giovamento ma non ha fatto per me.
“Yoga” di Carrère invece si. Avevo qualche dubbio prima dell’acquisto perché è un libro sul quale ultimamente inciampi in ogni libreria nella quale entri e per la paura che fosse un po’ troppo denso, spirituale e alternativo. Ed invece, la voce di qualcuno che non ha né la voglia né la necessità di sembrare una buona persona. Uno che ha sofferto e che, oltre a non aver paura di condividere, riesce a mettere a nudo la bestialità dei propri pensieri o magari l’indifferenza nei confronti di temi profondi e importanti preferendo alle volte soffermarsi sull’apprezzamento “a un bel paio di tette”. Non so se ci uscirei a cena (con Carrère intendo…con un bel paio di tette si) ma di sicuro mi ha intrattenuto (non quanto un bel paio di tette ma…). Il valore aggiunto è stato l’astio che ho visto in altri lettori condividendo le loro impressioni sul libro. Il fatto che se la siano presa quasi personalmente, come se dare una visione dello Yoga che non olezzi di incenso e mucche sacre non sia accettabile…beh, se fossi stato l’autore, quel tipo di reazione mi avrebbe dato una bella soddisfazione. In tutta sostanza, mi sentirei di aver colpito il bersaglio.
Ho chiuso con “Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata” di Raphael Bob-Waksberg. Anche questo va di moda mi pare. Ma la moda non è la mia probabilmente. Un po’ come quando andava molto “Dirty Dancing” e io guardavo altro (non è vero ma immagino che solo il pensiero abbia molestato molte di quelle che stanno leggendo. Le sento, le sento: “Dirty Dancing…ma come osa? Quello è un film mitico”). Insomma, una raccolta di racconti che mi avevano annunciato avrebbe “riempito il cuore di tenerezza, gli occhi di lacrime di gioia, le labbra di un sorriso. E tutto allo stesso tempo”. Così non è stato. Ma chi le scrive le quarte di copertina? Evidentemente ancora non io…nè Carrere.
Il prossimo mese (dovrei già essere a metà strada tra Trafalgar Square e la Puerta del Sol…diciamo verso Saintes, sempre in Francia. Patria, per l’appunto, di sprezzanti dell’aurea mistica dello Yoga, di autori stronzetti e di…no, di nessun campione d’Europa in carica), prometto di farmi abbindolare un po’ meno dai commenti sconsiderati che si leggono dietro ai libri e di impegnarmi per…un sacco di cose che però non sto qui a raccontare.
Sor Carletto.