“Anno strano”, “2020 de merda”, “fanculo er Covidde”, “li mortacci sua e de li cinesi”, “colpa dei preti che seviziano i bimbi e hanno fatto incazzare Il Barba” “per me non esiste”, “servirebbe più sesso orale”, “secondo me colpisce solo i kulattoni”…sono solo alcune delle affermazioni che sento in giro riferite all’anno appena passato.
Mi voglio smarcare. Non che io non sia d’accordo con alcune di queste e anzi devo confessare che certe mi trovano particolarmente in linea (indizio per i più viziosi: non sono contro i musi gialli nè mi preoccupo più di tanto degli appetiti sessuali del clero…per lo meno non come un tempo, non come quando ero piccolo).
E allora, ci sarà stato pur qualcosa di buono in questo 2020. Credo valga la pena menzionarlo anche fosse solo per far incazzare ancor più chi rivendica il diritto di rimanere imbronciato, di sbuffare, di prendere l’autobus solo con la speranza di litigare e di chi usa il prossimo come amplificatore della propria insoddisfazione (a loro si che servirebbe più sesso orale).
Ho letto come non mai. Ho avuto più tempo? Forse! Quel che è sicuro è che, soprattutto ultimamente, ho ridotto un certo tipo di intrattenimento a favore della lettura. Non che sia diventato completamente avulso ad attività frivole come farmi catturare da Netflix e di certo continuo a scivolare in loop interminabili di video più o meno interessanti su YouTube (e in altri You… che immaginerete. Li trovo solo video interessantissimi anche se non troppo fantasiosi in quanto a sceneggiatura).
Tra i libri letti nel 2020, quelli ai quali personalmente rimango affezionato sono:
– “This Is Water” di David Foster Wallace. A volte diamo per scontate alcune cose che sono fondamentali. Mi è sembrato una perla.
– “A Volte Ritornano” di John Niven. Un libro che consiglierei a qualsiasi credente. Ma veramente siamo convinti che “il Barba” se la prenda quando bestemmiamo o beviamo una birra di troppo? Facciamo piuttosto le cose fatte bene…che è meglio!
– “Siddharta” di Hermann Hesse. Perla anche questa. Ognuno credo vi possa cercare qualcosa dentro che faccia per lui. “Che cosa sai fare, dunque?”. “Io so pensare. So Aspettare. So digiunare”. Ecco, li ti dici, ora mi raso la testa, cerco Morpheus, mi mangio una delle pillole che mi offre e inizio a piegare cucchiaini con il pensiero o a saltare da un palazzo all’altro.
– “Fight Club” di Chuck Palahniuk. Fuck…se il film è piaciuto…questo esalta. Alla scoperta delle frasi che ci ricordavamo e che abbiamo ripetuto dal 1999. Non vi dico nulla di più perchè “la prima regola del fight club…”
– “L’insostenibile Leggerezza Dell’Essere” di Milan Kundera. Mi affascina la necessità dell’autore di costruire qualcosa di fittizio per poter esprimere quanto di filosofico, e non, abbia da condividere.
Alcuni appunti che mi sono fatto su quest’anno di lettura (se siete interessati scrivetemi e condividerò con voi gli altri che ho in merito a: perché il barba si incazza ogni volta che una suora tocca il culo a un chierichetto; come mai non è solo colpa dei cinesi se c’è in giro questa pandemia; sulla dimostrazione del perché i kulattoni centrano con il riscaldamento globale ma non poi così tanto con il “Covidde”):
– Voglio aumentare la mia interazione con i libri. Sottolineare di più, prendere più note, rileggere quanto sottolineato e annotato. Mi piace e mi consente (forse) di non rileggere un libro 3 volte per ricordarmi vagamente di che parlasse (vedasi Siddharta e L’insostenibile leggerezza dell’essere);
– Non mi precludo la possibilità da rileggere libri che mi erano parsi una bomba. In fin dei conti, così come riguardo un film perché non rileggere un libro se mi era piaciuto un sacco la prima (o le prime) volte (vedasi Siddharta e L’insostenibile leggerezza dell’essere);
– Vorrei riuscire a mantenere un ritmo l’anno che viene di 1200 pagine al mese (2, 3, 4 lirbi? Vedremo ma vorrei incrementare);
– Nonostante sia stufo dei libri che inizino con “I 7 segreti per…”, “Le 10 abitudini di…”, “come fare per…” e simili, nel 2021 voglio inframezzare fiction della madonna con non fiction che mi apportino qualcosa.
Augurandovi come sempre che ognuno abbia ciò che si mertiti vi lascio con un forte abbraccio.
Ismaele